Dal piano d’impresa al controllo di gestione

Una previsione corretta fa risparmiare soldi ed evita problematiche ed errori di percorso

La tua azienda non sta avendo il successo sperato e non riesci a venirne a capo nonostante l’impegno, le consulenze per migliorare l’offerta e tutta l’abnegazione in ordine di lavoro, tempo e sacrifici?

Hai sperimentato che la raccolta dei dati si presenta come un processo complesso e difficile da attuare correttamente e non ti è chiaro  come la tua azienda genera l’attuale volume d’affari.

Stai pensando che ti sarebbe utile una guida per raccogliere tutti i dati che generano il tuo conto economico.

Se ti riconosci in questa situazione continua a leggere questo articolo che si prefigge  lo scopo di dare una lettura strategica su come operare per creare un’azienda facile da leggere, da far crescere e da gestire con profitto.

La prima cosa da fare è redigere il piano d’impresa (business plan) dell’attività.

Il piano d’impresa è il progetto che riassume ed esprime con i numeri lo sviluppo che si vuole realizzare con la propria impresa.

Il piano d’impresa spiega sinteticamente il progetto che, attraverso la proiezione di ipotesi di entrate ed uscite, soddisfa i parametri che confermano l’idea progettuale sia in ordine ai volumi di affari sia riguardo agli utili.

Quindi è molto importante realizzare un piano d’impresa avvalendosi di dati realistici per cui è indispensabile fare uno studio approfondito della capacità produttiva e del mercato obiettivo.

In questo articolo voglio occuparmi di un’impresa già esistente, che non ha redatto ancora un piano d’impresa, che ha un’attività significativa ma che non riesce ad avere uno sviluppo adeguato nell’area degli utili.

La prima azione da fare è fotografare la situazione dell’attività ricercando meticolosamente tutti i dati elencandoli secondo i seguenti criteri:

RICAVI    elencare tutte le entrate suddivise in macro aree:

  • vendita a banco
  • vendita con fattura
  • vendite ricorsive
  • altro

COSTI FISSI   tutti i costi presenti indipendentemente dalle vendite:

  • Affitto e Locazione
  • Spese condominiali
  • Personale (Retribuzione lorda)
  • INPS/INAIL
  • Utenze (acqua/luce/gas/telefono/internet/immondizia/eccetera)
  • Finanziamenti / Leasing
  • Tasse( bolli/iscrizione camera commercio/vidimazione libri sociali/eccetera)
  • Formazione
  • Commercialista
  • Canoni di licenza d’uso
  • Assicurazioni
  • Altro

COSTI VARIABILI   tutti i costi relativi all’attività

  • Merci e materiali usati direttamente per vendere o per produrre.
  • Marketing e pubblicità se riferiti ai prodotti.
  • Provvigioni dei venditori
  • Affitto attrezzature professionali se utilizzati per produrre.
  • Consulenti esterni (per esempio: progettisti, tecnici, ecc. in base al settore specifico)
  • Fornitori di servizi
  • Viaggi e trasferte per commessa
  • Altro

Questo è in grandi linee il punto di partenza:

Costi fissi / anno  = somma di tutti i costi di azienda che sono indipendenti dall’attività

Ricavi/ mese = valore delle entrate mensili

Costi variabili / mese = valore dei costi relativi al mese di produzione

Ricavi – Costi variabili = Margine ( i ricavi meno i costi variabili determinano il “Margine”)

Margine – Costi fissi = Utile

L’utile è determinato dal Margine progressivo  –  i costi fissi annui.  Questo dato ti permette di determinare il momento in cui l’azienda raggiunge il pareggio tra i margini ed i costi fissi ed inizia l’area di generazione dell’utile

La differenza tra il margine  ed i costi fissi sarà negativa finché la somma dei margini mensile non pareggia i costi fissi dell’anno.

Questo dato, punto di pareggio o  break even point ,  viene rappresentato solitamente con un grafico per dare visivamente l’andamento dell’azienda.

Vedi esempio:

Punto di Pareggio

Nell’esempio l’azienda ha costi fissi( Linea rosso amaranto) di poco inferiore a €  50.000 e raggiunge il pareggio con un volume di entrate intorno a € 83.000

La linea in basso (celeste) rappresenta gli utili, parte ad inizio anno col valore totale dei costi fissi, in quanto le entrate sono ancora a zero, e raggiunge il pareggio intorno a Giugno.

Come puoi osservare graficamente se l’andamento previsionale è rispettato ci si può aspettare a fine anno un utile di circa € 50.000

Con una raccolta dati fatta bene è facile elaborare i dati per dare all’imprenditore le linee guida per raggiungere gli obiettivi di guadagno desiderati.

Inoltre è possibile individuare quelle azioni che, incrociando ricavi, costi variabili e costi fissi, possono determinare la più alta redditività.

Sembra banale ma andando ad analizzare nel dettaglio non lo è.

Ricapitolando velocemente, bisogna come prima cosa individuare il punto di pareggio ( fatturato minimo che ti consente di coprire tutti i costi per andare ad utile zero) e iniziare la corsa verso il benessere.

Partendo da questo quadro già valorizzato da dati reali e possibile elaborare azioni correttive per rendere il tuo  business più efficiente.

Basta individuare ed eliminare  tutte le operazioni che determinano margini bassi per migliorare d’incanto l’utile perché migliorano i margini a parità di costi fissi.

Solo dopo  aver concluso questo percorso di conoscenza e di organizzazione della tua azienda che  puoi iniziare scientemente un percorso di crescita.

Quindi non perdere tempo, la tua crescita dipende dalla conoscenza della tua impresa perché se non conosci la tua azienda non può in alcun modo pensare di generare profitto.

NON puoi programmare altri costi, anche se sono spese per crescere, se i tuoi conti non sono in ordine e non sai come e quando sarai in grado di raggiungere l’area che genera utili.

Se vuoi essere aiutato a raggiungere questo grado di conoscenza della tua azienda e ritieni che ti può essere d’aiuto una figura professionale che ti affianchi nella raccolta dei dati e nella elaborazione del tuo punto di pareggio ed infine individuare le azioni necessarie per sviluppare correttamente e con profitto la tua impresa puoi richiedere una mia consulenza.

La consulenza avrà una prima fase che non richiede alcun impegno contrattuale per stabilire se ci sono i requisiti minimi per sviluppare il tuo business e solo dopo questa fase che potremo insieme valutare il grado di assistenza necessario.

Nel mercato  di oggi, globale, è indispensabile avere la intima e corretta conoscenza del proprio business per non trovarsi a fine anno con i conti che non tornano e tasse da pagare!

Francesco